esperienza realizzata con i bambini di 5 anni, dal 14 gennaio al 12 aprile 2014

MOTIVAZIONE:

Noi facciamo ogni giorno una serie di azioni che hanno a che fare con la matematica; anche la scelta di un percorso per arrivare in un posto.

Fare matematica nella scuola dell’infanzia significa esplorare la realtà e scoprire come funziona, cercando di collegare e sistematizzare le scoperte fatte. Il mondo, la natura, le cose nascondono concetti matematici e i bambini sono i matematici più entusiasti.

lavagnaAlbert Einstein ha affermato” non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso”.

La curiosità è la molla che muove il percorso di ricerca, essere curioso significa chiedere perché, stupirsi, emozionarsi di fronte alla realtà, ma soprattutto voler capire.

La comprensione non è mai un fatto strettamente cognitivo, ma è correlato a fattori di tipo emotivo, sociale e culturale, inoltre comporta un lavoro personale fatto di impegno e di costanza.

Per i bambini non c’è dubbio che la spinta curiosa alla ricerca sia un modo di procedere naturale, è il loro essere.

La matematica abitua al ragionamento e alla riflessione, stimola la capacità di intuizione e lo spirito di ricerca.

I bambini mostrano di avere numerose intuizioni sul numero; quello che emerge più spontaneo è il numero-etichetta, ma intuiscono il numero anche come ordinale, cardinale, come espressione di una misurazione…ho scelto di impostare il laboratorio su esperienze ludiche, perché attraverso i giochi è possibile rilevare e sviluppare le competenze dei bambini meglio e in misura maggiore, rispetto ad altre situazioni. Il gioco, poi, è l’attività principale dei bambini, è grazie ad esso che sviluppano molteplici competenze: imparano a risolvere problemi, a superare ostacoli che via via si presentano, ad orientarsi nello spazio, a mettere in relazione oggetti ed elementi, a fare ipotesi e congetture, ad operare confronti di quantità e a sperimentare tutti gli aspetti del numero.

anno scolastico 2013-2014